Abbigliamento: motivi e disegni
Gli stilisti propongono camicie, abiti, golf e giacche in una vasta gamma di motivi e disegni. Molti in bianco e nero altri a colori, tenui o brillanti. Disegni astratti, geometrici, a pallini, quadrati, losanghe. Altri ricordano immagini del mondo dell’arte o della grafica. Zucchi, come fotografo, riconosce le potenzialità insite in questa grande varietà di stili quando vengono accostati a particolari dipinti o fotografie.
Ne è un chiaro esempio l’accostamento della felpa a pois rossi, indossata da un giovane, con i piccoli rettangoli accuratamente spaziati nel dipinto di Niele Toroni (fig. 253). Zucchi cerca un effetto analogo abbinando l’abito a quadretti bianchi e neri di una donna con il dipinto a trapunta tridimensionale di Alan Shields (fig. 471). L’accostamento visivo diventa più difficile quando il disegno dell’abito si distingue dalle consuete simmetrie, come nella persona di fronte all’opera di Piotr Uklanski (fig. 367). Qui Zucchi trova la combinazione perfetta: le forti macchie nere nella metà destra dell’abito accostate alle più rade macchioline della parte inferiore del dipinto, il nero più fitto della metà sinistra della giacca affiancato alla punteggiatura più compatta della parte alta del quadro.
La trama del tessuto, con o senza colori, è un’altra componente essenziale delle analogie visive di Zucchi. La giovane che indossa il golf a maglia di lana, crea un’impeccabile combinazione monocroma con la composizione in cartone e cenere di Anne e Patrick Poirier (fig. 425). Lo stesso può dirsi dell’abito bianco e nero della donna di fronte alla fotografia di Vic Munoz (fig. 383). Zucchi usa una combinazione di trama e colore per collegare il fitto velluto dello scialle di una donna di fronte al campo di tulipani nell’opera di Robert Longo (fig. 188).
I disegni floreali hanno una tradizione consolidata nella moda. Non c’è da sorprendersi se Zucchi trova analogie fra vestiti con disegni a fiori e dipinti di giardini, come nelle ninfee di Claude Monet (fig. 262) o nei quadri del suo contemporaneo Édouard Muller (fig. 264).
Anche il fiorente mercato degli abiti che riproducono famose opere d’arte potrebbe tornargli utile, ma egli lo usa raramente. Un insolito esempio si trova nella donna che indossa una camicetta con un disegno che ricorda lo stile di Picasso di fronte al collage di Ronnie Cutrone (fig. 423). Allo stesso modo, sembra quasi troppo facile per Zucchi trovare analogie in tessuti dai disegni che richiamano le opere di espressionismo astratto di Jackson Pollock (fig. 396) e di Marc Grotjahn (fig. 286). Invece, l’artista è più attratto dalle correlazioni fra abiti dalle tonalità e decorazioni ripetitive e colori e disegni simili in dipinti come quelli di Fernand Léger (fig. 267), Emilio Vedova (fig. 422) e Andy Warhol (fig. 184).