Linee
Gli artisti e gli stilisti amano le linee: linee parallele, verticali, orizzontali, diagonali, dritte, ondulate, incrociate, nere, bianche, prospettiche. L’elenco degli artisti moderni che hanno usato le linee nelle loro opere va da Jasper Johns e Gene Davis a Sol LeWitt e Sean Scully. Analogamente, uno non può uscire di casa senza imbattersi in persone con abiti a strisce di ogni colore e direzione. È inevitabile che Dario Zucchi approfitti della combinazione di abiti e dipinti che mettono in evidenza strisce e linee. In questi suoi lavori la maggior parte delle persone è ripresa a mezza altezza, anziché all’altezza delle spalle o del busto come avviene più spesso.
Zucchi fotografa l’abito di una donna, in piedi di fronte ad una grande tela a strisce di Ian Davenport (fig. 373), che si fonde agevolmente nel dipinto. Le linee verticali ondeggianti nella parte bassa della tela aggiungono una sensazione di movimento. Allo stesso modo, le strisce diagonali dell’abito della donna di fronte all’opera di Gene Davis, dialogano con i colori e le linee della tela (fig. 072). Zucchi sfrutta le larghe strisce orizzontali della maglietta di un giovane, per accentuare il confronto con le linee orizzontali e verticali, ancora più larghe, caratteristiche dell’opera di Sean Scully (fig. 251). In un altro esempio, le larghe strisce diagonali nere di uno zainetto trovano corrispondenza con le linee incrociate del dipinto di Tim Rollins (fig. 250).
Pur essendo il colore uno strumento importante nell’opera di Zucchi, alcune immagini particolarmente significative danno risalto a strisce in bianco e nero. Il vigoroso dipinto di strisce orizzontali bianche e nere di Alberto Garutti si armonizza perfettamente con la maglia a strisce bianche e nere della giovane donna che gli sta di fronte (fig. 376). In una delle sue fotografie più rappresentative, Zucchi contrappone le strisce dell’abito di una donna di mezza età con le linee bianche e nere di una composizione prospettica di Sol LeWitt (fig. 073).
Perfette combinazioni come queste suscitano sovente incredulità da parte dell’osservatore, che trova difficile credere che si possano essere presentate all’artista per puro caso. Un’altra composizione ottica di Sol LeWitt ha dato l’opportunità a Zucchi di accostare un abito a un dipinto (fig. 430). Qui le strisce diagonali della maglietta mettono in risalto solo i profili delle linee più larghe di LeWitt.
Linee molto sottili sono altrettanto utili al fotografo nella sua ricerca di particolari analogie fra moda e arte (fig. 368) e (fig. 436). Nella prima immagine, le strettissime linee dritte della maglietta compensano le linee diagonali del dipinto, mentre nel secondo quadro le linee curve sottolineano la pinguedine dell’osservatore.