Seguendo i Maestri

Sebbene la maggior parte delle fotografie di Dario Zucchi segua una strategia basata sugli aspetti decorativi dell’arte astratta contemporanea, alcune delle combinazioni visive più riuscite si collegano a dipinti figurativi del diciannovesimo e ventesimo secolo. Zucchi spazia in un vasto panorama di artisti dai diversi stili, da Gustave Caillebotte a Pablo Picasso, da Thomas Eakins a Edvard Munch, da Fernand Léger a David Hockney. Ne è un esempio significativo una foto scattata all’inizio della sua carriera, che raffigura una donna con uno scialle multicolore davanti al noto dipinto di Henri Rousseau Sleeping Gypsy (fig. 001). Questo accostamento del tutto fortuito fra abbigliamento e dipinto è talmente sorprendente da mettere sovente in dubbio la sua spontaneità: all’artista viene ripetutamente chiesto se non abbia a priori scelto lo scialle e composto l’immagine. L’idea che l’immagine venga programmata a priori è del tutto contraria al metodo di lavoro di Zucchi. La casualità della giustapposizione è l’elemento centrale della sua ricerca, sia per se stesso che per chi guarda le sue opere. Zucchi non si è mai adagiato sulla semplicistica idea di scegliere un tipo di abbigliamento e deliberatamente ricomporlo nell’ambito di un museo d’arte.

Una sua singolare fotografia (fig. 210) rappresenta una persona di fronte al monumentale dipinto The Agnew Clinic dell’artista americano Thomas Eakins (1844-1916). La tela celebra uno dei più famosi chirurghi del diciannovesimo secolo e illustra il frenetico sviluppo di nuove pratiche chirurgiche negli Stati Uniti ai tempi di Eakins. Zucchi aggiunge un commento sorprendentemente importante alle questioni sollevate dall’artista. Alcuni storici dell’arte di tendenza femminista hanno cercato di descrivere David Hayes Agnew come un misogino, sostenendo che il dipinto raffigura la sistematica mutilazione della donna di fronte a un pubblico maschile. Sembra improbabile che Eakins potesse avvalorare questa interpretazione. Nonostante Agnew abbia sostenuto l’idea tradizionale che il ruolo della donna fosse più rilevante nell’ambito domestico, egli ha incoraggiato l’ampiamento del ruolo delle infermiere in sala operatoria e negli ospedali. La donna osserva l’operazione da vicino, dando l’impressione che il medico le si rivolga direttamente durante i commenti successivi all’operazione. L’abito e i capelli bianchi della visitatrice si inseriscono armoniosamente nel dipinto, rinforzando sia il nuovo ruolo raggiunto dalla donna in sala operatoria, sia l’insito senso di igiene e pulizia rivelato dalla intensa luce prodotta dalle nuove lampadine elettriche introdotte nelle sale operatorie del diciannovesimo secolo.

Il capolavoro di Pablo Picasso I tre musicisti ha fornito a Zucchi l’occasione di trasformare il trio in un quartetto con l’aggiunta di una quarta figura ritmica. (Fig. 231). Il giovane incappucciato Afro-Americano guarda intensamente lo spartito, inserendosi nello spirito della troupe di Commedia dell’arte dipinta da Picasso nel 1921. Nella interpretazione che ne dà Zucchi, il giovane, con gli auricolari e lo spartito in mano, sembra riprodurre mentalmente la musica che Pierrot, Arlecchino e il frate stanno suonando.